Nel testo sono presenti non poche aggiunte che un'ignota mano, di poco posteriore, ha provveduto a depennare. Mancante di una parte dei «Capitoli del compromesso» (pp. 278-280 dell'edizione).
Edizione a cura di A. Olivieri. Genova 1858, con attribuzione a G. B. Lecart;
cfr. Manno, nn. 22822-22831.
L'attribuzione a Lercari (contenuta nella copertina, più tarda, del ms.) non può più essere sostenuta dopo le osservazioni di Iacopo Grassi in «Atti della Soc. Lig. di St. Patria», IV, 1866, p. 452, sulla base del ms. 108.E.8 della Biblioteca «Brignole Sale», oggi presso l'archivio del Comune di Genova, che riferisce lo scritto a Scipione Spinola f. di G. Francesco. Tale ms. sembrerebbe essere appartenuto alla biblioteca di
Giulio Pallavicino. Scartata anche l'ipotesi (come da copertina del ms. della biblioteca privata «Durazzo Pallavicini», del XVI secolo: cfr. Catalogo della biblioteca di un amatore bibliofilo, Genova, s.d., p. 212) che attribuisce testo in questione a G. Battista Spinola f. di Daniele, che con evidente confusione coi Commentarii delle cose successe a Genovesi dal 1572 al 1576, Genova 1838, si può affacciare una nuova ipotesi, confortata dall'autorevolezza dello stesso Giulio Pallavicino. Infatti, nel ms. 348
dell'Archivio Storico del Comune di Genova, a c. 1 r. si ritrova la seguente annotazione
autografa del Pallavicina: «1581. Libro de' guere de' 72 sino a 75 de' Genovesi
fatto da Gio. Paulo Pianta, di Giulio Palavicino. + 1581 a 26 agosto ». Chi sia
questo Gio. Paulo Pianta non possiamo dire; resta però il fatto che il ms. in que
stione appartiene agli anni immediatamente seguenti agli avvenimenti narrati e che
Giulio Pallavicino (sul quale v. Inventione di Giulio Pallavicino di scriver tutte le
cose accadute alli tempi suoi 1583-1589, a cura di E. Grendi, Genova 1975) era
figura di tale spicco nella vita culturale del suo tempo da non consentire troppi
dubbi a proposito della paternità dell'opera in questione.
V. anche n. 122.